storie di amicizie e litigi

Ci siamo passate un po’ tutte, o no, tra i litigi e le invidie della adolescenza. Le passiamo un po’ in sordina da bambine, le vediamo maturare quando diventiamo grandi, anche se queste invidie molto spesso non hanno davvero ma proprio nulla di maturo, e poi le riguardiamo vedendo al passato come a cose che non ci ricapiteranno mai più. E invece no, tutto il contrario, ci ricaschiamo proprio ogni volta come delle stupide, e magari neanche ce ne accorgiamo… ci sentiamo adulte, quando invece siamo ancora più ragazzine che mai!

A volte io stessa mi stupisco di quanto mi credo cresciuta e di quanto invece mi ritrovo ancora un po’ bimba, e me ne accorgo già e in sé e per sé in cose molto ma molto stupide, come per esempio nelle eventualità e nei casi in cui mi trovo a litigare con le mie amiche per cose e pretesti anche e forse più stupidi di quelli per cui litigavamo una decina di anni fa. E si parla sempre di gelosie tra ragazze per i ragazzi, o per questo e questo altro, oppure anche e pure per molti altri motivi a dir poco stupidi a loro volta e in sé e per sé.

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lampada da tavolo per bimbi

Ho deciso di prendere una lampada da tavolo per il mio bimbo, in modo da permettere di poter fare i suoi disegni e di scrivere le sue cose nel modo quanto più semplice possibile, in modo tale da poter acquistare e prendere in tutto questo e a quel punto anche ogni singola cosa che si possa acquistare e si possa prendere dal punto di vista di ogni singola cosa che voi possiate prendere e fare. Il problema è che devo anche trovarne una di quel tipo che voi potete anche e pure comprare in ogni singola cosa.

Che poi io non so che cosa voi ve ne vogliate fare di una delle lampade led da scrivania da tavolo per bambini maschi, se avete una bimba femmina… perché io ve lo dico fin da ora, i bimbi per quanto piccoli se ne accorgono se una cosa non gli piace perché o è da maschio o è da femmina e loro sono invece del sesso diverso, sia ben chiaro. Dunque state bene attenti, e poi ne dovete prendere e scegliere uno che sia già in sé e per sé simpatico, come del tipo di quelli che sono fatti con gli animali.

Ma comunque voi dovete anche e pure stare bene attenti che in questo tipo voi poi vi dovete anche e pure andare a verificare che sia conforme alla normativa europea e che in questo senso sia in tutto e per tutto sicuro per il tuo bimbo o la tua bimba. E da questo punto di vista io penso che poi voi vi dovete anche stare bene attenti perché da quel punto di vista io vi consiglio che voi dovete stare bene attenti a stare in piena attenzione in quanto questo non vi offre dei gran bei problemi od offerte.

E allora come si fa questa cosa?

E poi bisogna anche prestare una grande e rinnovata attenzione a tutto quanto ci si può vedere e considerare che dal punto di vista di una valutazione autonoma in punto e per punto voi vi dovete anche prendere e impegnare in una ricerca che sia attenta, e che magari abbia come vi dicevo prima quello che era il modello come animale, del tipo di una lampada da tavolo che abbia per esempio la forma di una giraffa, ed ecco allora anche il collo snodabile, il che vi offre tutto quanto voi e il vostro bimbo o la vostra bimba avreste forse voluto avere.

Al mare con le mie amiche

Una delle esperienze più belle e dei ricordi più belli che ho della mia adolescenza sono stati i viaggi al mare con le mie amiche, i primi viaggi da adolescenti, da sole senza genitori al seguito. E quella sensazione che provi quando vuoi fare la grande, ma non hai la più pallida idea di cosa vuol dire la libertà e la responsabilità, e credi di saperlo perché pensi di saper ragionare, ma poi scopri che ci sono delle cose, che impari solo quando le fai.

La prima volta avevo 15 anni, e andammo a Rimini due settimane, ricordo che i genitori della mia amica conoscevano i proprietari dell’hotel, in quel modo rimanevamo più controllate diciamo,manche se non avevamo genitori a seguito. Ricordo la meravigliosa sensazione di libertà che si prova, senza nulla a cui pensare, studentesse in vacanza, non esiste feeling al mondo migliore, si tratta di sperimentare la vita senza i tuoi genitori, mantenendoti sempre ben allerta e senza fare cavolate.

Uno dei viaggi più belli che ho fatto con le mie amiche, siamo state in Toscana, eravamo in tre, io avevo 16 anni e andammo in treno. Dipende dalle circostanze, forse oggi, agli adolescenti moderni non capiterebbe così facile te, perché sento sempre meno fiducia tra le persone, e dopotutto quello di cui parlano i telegiornali non è rassicurante.

Quel viaggio si è rivelato uno dei migliori anche se più corti, tra tutti i viaggi che ho fatto, abbiamo conosciuto moltissime persone davvero gentili con noi, ci siamo perse e abbiamo ritrovato la strada. Ad aspettarci, una nostra amica che lavorava in un ristorante in Toscana, durante il tempo che aveva assalto a lavorare aveva anche incontrato l’amore, e oggi hanno un bambino bellissimo. Ritornando a dieci anni fa, dormivamo tutte e tre sul suo divano letto e ci divertivamo come delle matte tutto il giorno,ma scoprire la città e mangiare e bere le cose del posto.

Il treno della speranza

Durante la nostra permanenza, abbiamo anche conosciuto ragazzi del posto, che ci hanno portato a fare un bel tuffo in piscina, tutto molto bello; abbiamo trascorso dei momenti che sono passati nella storia della nostra vita come ricordi indelebili, scalfiti dalle canzoni che cantavamo a squarciagola come delle oche impazzite, completamente incuranti del mondo intorno a noi.

Eravamo felici, ed innocue, quindi sapevamo che non stavamo facendo del male a nessuno,ma parte che vivere e gioire come è gusto a quale l’etàSi è trattato di un viaggio molto importante anche e soprattutto per la nostra amicizia, infatti, dieci anni dopo siamo ancora molto legate, anche se ormai abbiamo tutte delle vite davvero diverse.

pericolo nel gioco della bottiglia

È ben chiaro che io qui non sto mica parlando di pericoli in merito alla incolumità fisica della persona, a meno che non vi sia una di voi che è particolarmente forte nel far girare la bottiglia, tanto magari da farle prendere il volo in stile elicottero. Insomma, io credo che in questo senso il mio consiglio riguardo ai pericoli del gioco della bottiglia voglia proprio riguarda i pericoli alla propria e altrui, se così vogliamo e voi mi permettete di chiamarla, incolumità emotiva.

Infatti metti che viene che devi baciare qualcuno che proprio ma proprio non ti piace, e quindi ti rifiuti categoricamente pure in barba alle regole del gioco: quel poveretto ci rimarrebbe davvero malissimo! E ancora peggio è la cosa se succede al contrario, e dunque quella rifiutata dovessi essere tu. Insomma, lo sappiamo un po’ tutte che essere rifiutate non è mai ma proprio mai bello, neppure quando lo si fa e succede solo per gioco. È quindi il gioco della bottiglia, io vi dico, un gioco da evitare a tutti i costi; e, se proprio ci si incappa e non lo si riesce a schivare, un gioco con cui andare in tutta cautela.

Insomma, in specie non dovete mai farvi tirare dentro in situazione che non vi facciano sentire a vostro agio, dal momento che, come si usa dire, il gioco è bello finché dura poco. E dunque, io vi dico e ditelo anche voi, non si vada mai troppo avanti con un gioco che non vi fa stare bene: e anzi, evitatelo a tutti i costi, date retta a me! Dunque, cosa credete che sia possibile fare in una prospettiva quale quella che vi ho proposto proprio io in questo post: o affrontare o fuggire, e qui nella fuga non vi è proprio nulla ma nulla di disonorevole!

Attenzione attenzione: mai rischiare troppo

Dunque ecco il mio primo consiglio: mai esporsi troppo! Esporsi troppo infatti non conviene proprio mai e poi mai, dato che altro non si fa se non mettersi in cattiva luce oppure rischiare di essere invischiati fino in fondo in questo gioco diabolico, che il più delle volte porta a conseguenze non belle da ricordare, non il contrario. Se lo si fa tra amici amici amici, di cui ci si fida ciecamente, allora è un conto; altrimenti, meglio girarci alla larga il più che vi sia possibile!

Una vita da blogger

Ed eccomi qui che apro il mio post parafrasando una canzone di Ligabue che io personalmente adoro, ossia “Una vita da mediano”. Sì, adoro la canzone, ma in specie e soprattutto adoro Ligabue: credo che sia il mio cantante europeo preferito, di per certo quello italiano. Forse al mondo preferisco altri gruppi o cantanti (in particolari gli U2, i Green Day e simili), ma nel continente europeo io adoro di per certo lui. Quindi apro già dandovi un esempio dei miei gusti personali, e lascio a voi di dirmi cosa ne pensate: e mi raccomando, niente sfide Liga – Vasco, perché proprio non le sopporto!

Comunque, il tema di questo mio post vuole essere un altro e diverso, ossia quello della mia volontà di aprire a una carriera da blogger, diciamo così, in quanto io penso che il raccontare se stessi ad altri possa essere una cosa quanto mai utile sia per me che per gli altri: per me in quanto io posso condividere con altri ed esternare i miei pensieri, le mie esperienze e le mie impressioni; per gli altri, invece, perché già in sé e per sé possono comprendere di non essere soli, e che ci sono altre persone che vivono le loro stesse sensazioni e impressioni.

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Io amo ballare

Oggi voglio condividere con voi una delle mie più grandi passioni, ossia quella che nutro da sempre per la danza. Esatto, e infatti io in pratica vado a lezione di danza da quando oramai ho 8 anni: devo ammettere di non essere proprio ma proprio un talento naturale, però me la cavicchio, e in specie me la cavo abbastanza da potermi divertire a ogni lezione, senza avere fin troppo il magone delle prestazioni. Faccio i miei onesti saggi, e ne esco a testa alta: in fondo, questo mi basta, e l’importante è divertirsi!

Ho capito ben presto infatti che non avrei mica potuto fare della danza il mio futuro, e che avrei piuttosto dovuto concentrarmi su altro. Magari avrò modo di raccontarvi anche quali studi ho fatto e quali studi sto facendo: anzi, in realtà, è ben sicuro che avrò modo di farlo, dato che intendo dare una lunga vita a questo mio blog, e dunque avremo ancora molto tempo e molti post per conoscerci insieme e l’un l’altro. Magari anche qualcuna delle ragazze che leggono questo post (o chissà, magari anche e pure qualche ragazzo) è appassionato di danza o la pratica? Fatemi sapere!

Sarei davvero ben curiosa di sapere che opinione avete voi della danza, e se la ritenete solo uno svago estemporaneo oppure le riconoscete anche una certa dignità tale da elevarla a qualcosa di più, che sia uno stato di arte o che sia anche e solo un impiego. Perché ho sentito alcune persone che dicevano che nella danza non vi è il minimo di arte, e che si tratta solo di uno sport come un altro: e allora io gli ho chiesto, con il massimo candore… Ma siete pazzi?! Dire che nella danza non vi è arte, a mio modesto parere, significa avere i paraocchi di spessore epocale!

La danza di noi e di voi

Provate per esempio a guardare questo video che io ho trovato casualmente su YouTube: non vi sembrano bravissime?! Io davvero penso che queste ragazze diano una prestazione a dir poco invidiabile, e infatti molto spesso anche io mi sono ritrovata a invidiare le loro capacità, il loro talento e tutto quanto loro sanno esprimere sul palco. Insomma, anche la coreografia a me piace molto, e vorrei allora sentire anche quale sia il vostro parere, per avere una idea di quali idee io e voi condividiamo. Forza, fatemi sapere!

La vera storia dopo il liceo

Mia madre mi ha spesso raccontato i suoi ricordi di liceo, erano anni diversi, e molte volte si emoziona a tal punto da commuoversi, per tutti i bei ricordi accumulati durante la vita, e l’adolescenza in particolare. Si tratta di uno dei periodi più intendi, perché c’è la scuola, grande impegno e tu sei impegnato a crescere con tutti i pro e i contro, compreso il fatto che molto probabilmente soffrirai le prime delusioni d’amore, gioirai per le prime,magari seri litigi e rappacificazioni con le tue amiche, si tratta tutto del gioco.

Ora, alla mia età, ho solo 24 anni, ma il liceo lo sento come un altro universo un’altro capitolo della mia vita che si è chiuso moltissimo tempo fa. La cosa che mi fa sempre molto pensare è la convinzione con la quale si vivano certi momenti, ieri non lo compri, oggi neanche, quindi il tempo passa, ma sembra che durante l’adolescenza, si rimanga più sulla convinzione involontaria che non sia così.

Pensi di esser giovane per sempre, senza pensieri, libera di pensare a quello che vuoi, e quando tutti i pensieri nascono da te dalle tue scelte, e le sofferenze sono relative ai litigi con le amiche o con il fidanzato, impari tutto dopo la vita e le sue lezioni, ti vengono impartite piano piano, e nessuno ti insegna davvero a come incassare i colpi, nessuno lo può fare davvero, perché ognuno di noi ha una misura diversa nei confronti delle cose.

A maggior ragione, non credo assolutamente che le persone capiscano o sappiano davvero affrontare l’adolescenza al meglio, si tratta di uno dei periodo più difficile da gestire anche per i genitori. Io sono stata un’adolescente abbastanza nella norma, ma alcuni periodo mi sono ribellata, a cosa, non lo so, neanche oggi, ma al tempo mi sembrava la cosa giusta per me.

Gli anni più belli?

Se, in generale, ripenso a tutto quel periodo, mi viene sempre un mente di quanto mi sono divertita con tutti i miei amici, anche perché in quel periodo si pensa di rimanere amici per sempre, che illusioni. Quando diventi grande, anche solo dopo il liceo, le vite prendono vie così diverse che molti dei tuoi amici, da qui ai tuoi 25 anni, la mia età quasi, saranno diventate persone molto diverse da quelle che sono oggi.

Tutto sommato, se ripenso a tutto quello che comporta diventare grandi, e a tutte le bellissime serate tra amici dove non aspettavamo altro che arrivasse il venerdì e il sabato sera per stare insieme e ridere come matti, cantando a squarciagola, completamente liberi e felici. Il tempo ti toglie moltissime cose, te ne da altre ma sotto altre forme e in altri modi, quello che so è che se potessi tornei indietro a quel periodo, ma in un altro modo.

Le mie vacanze in Croazia

Vi vorrei raccontare allora proprio ora che l’estate scorsa ho trascorso le mie vacanze in Croazia con un gruppo di amiche, nella bellissima isola di Krk. Non so se voi la conoscete, ma io vi posso dire che c’è un mare che è meraviglioso, e che ci sono delle spiagge a dir poco splendide: non sono spiagge con la sabbia, bensì spiagge di sassolini, però a mio parere non è affatto una cosa brutta, anzi; io odio la sabbia che si infila e dà fastidio, e preferisco della grossa una spiaggia coi sassi come quelle in Croazia.

Poi io non so quali siano i vostri gusti, però vi vorrei dire di aspettare a criticare questo tipo di spiagge solo perché sono diverse da quelle a cui voi siete abituati. Prima di poter commentare, infatti, io credo proprio che dovreste prima provare, perché solo dopo avere avuto una esperienza diretta, sia che sia in sé e per sé positiva, e sia che sia in sé e per sé negativa, che allora e solo allora potreste esprimere un vero e proprio parere. Dunque, lasciate stare e credete a me, da questo punto di vista vi cattureranno queste spiagge.

Se poi voi doveste invece scegliere di optare per il classico, io vi dico solo che vi perderete tante ma tante cose! E infatti, io poi in Croazia ho anche fatto delle cene di pesce a dir poco squisite, e oltretutto spendendo davvero ma davvero poco. In altre parole, tanta qualità e poca spesa: uno che cosa mai potrebbe volere di più? E poi io vi vorrei dire anche che io vi sto parlando di un ristorante con il dehors direttamente affacciato sul mare eh, mica di un ristorante infognato all’interno e brutto brutto o buio buio.

Uno spettacolo a dir poco eccezionale!

Ed ecco che durante queste vacanze ho visto uno dei posti più belli del mondo, ossia il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice: provate a cercarvi qualche immagine su internet, o anche e pure qualche video, perché io vi posso assicurare che non si può quasi proprio descrivere a parole un posto così tanto magico e così tanto meraviglioso. Una natura a dir poco splendida, piena e ricca di rivoli e di cascate e con dei laghi da togliere il fiato: qui ho visto dei panorami di natura che io non potrò mai dimenticare in tutta la mia vita!

dieta del gruppo sanguigno

Dopo tutto il tempo che passo a sentire le mie amiche parlare di diete dimagranti, mi è sinceramente passata la voglia anche solo di tentarne una; poco tempo fa però, mio padre stava guardano alla tv un dottore nutrizionista che parlava di un tipo di dieta della quale non avevo mai sentito parlare prima, la dieta del gruppo sanguigno.

Non tutti sanno che esiste un tipo di dieta molto utilizzata, che comporta l’assunzione di cibo compatibile al tuo corpo, al tuo sangue  per l’esattezza; il dottore di cui parla e abbastanza conosciuto soprattutto nell’ambito della medicina alternativa, si chiama dott Mozzi, ti consiglio di fare una piccola ricerca sul suo nome online.

Le ragazze, in maniera particolare, sono davvero molto attente a quello che mangiano, ma forse le diete che cerchiamo sempre di fare non funzionano, e noi ricominciamo ad ingrassare tre volte tanto, magari solo perché stiamo assumendo del cibo che ci sta intossicando. Dal canto mio, non avevo mi pensato a questa possibilità, ma tutto sommato mi sembra così ovvio.

Il nostro sangue, non è altro che il motore del nostro corpo e quindi mi sembra scontato che mangiare quello che fa bene al nostro sangue, non solo ci fa stare meglio ma permette al fegato e agli altri organi di funzionare a pieno, perché non lo stai contaminando di tossine (cibi tossici che mangi ma non sai). Mio padre, ha partecipato anche ad una serata con il dottore della tv, durante la quale il dottore rispondeva anche ai quesiti delle persone, insomma, secondo lui, le malattie avrebbero principalmente inizio perché mangiamo cose sbagliate per il nostro corpo, il nostro sangue.

Di che gruppo sanguigno sei?

A casa ho il libro scritto da questo dottore, che mio padre acquisto quella sera alla sua conferenza, e devo dire che non fa una piega, ha tutto un senso, un vero senso, per cui credo che si tratti di un tentativo che vale la pena poter fare, anche solo per capire come ti senti. Dopo avere letto il libro, ho scoperto così tante cose, che non mi sembrava possibile non avere mai pensato a tutto questo; ovviamente, tutto dimostrato anche scientificamente, e a parte tutto, il dott Mozzi sembra davvero convinto di quello che dice.

La sua dieta viene presentata anche come un metodo efficace di disintossicazione e successiva guarigione delle malattie, o della stanchezza fisica o l’asma, tutto ha origine perché mangi del cibo che sta intossicando il tuo sangue, quindi ingrassi, o dimagrisci o ti senti debole. Ti dovrai disintossicare prima, ci vorrà poco tempo alla fine, i miei genitori sono contenti della loro scelta, e non credo ricomincerebbero a mangiare come prima.